Solari ed «effetto fantasma»: niente paura!
La paura più grande di chi si avvicina ai solari ecobio si riassume così: «Non mi farà l'effetto fantasma, vero?...». E' una domanda che in questi giorni leggiamo in tantissime mail e ascoltiamo dalla voce delle ragazze che vengono a fare acquisti nel nostro spaccio aziendale.
L'«effetto fantasma» non è niente di spaventoso: è un effetto naturale dei solari ecobio, cioè dei solari che contengono soltanto filtri fisici (attenzione a non classificare come ecobio i cosiddetti «solari con filtri chimici in base ecobio»: sarebbe come dire che un fondotinta «è ecobio, non fosse per quel silicone che compare in cima all'inci»...).
I solari con filtri fisici contengono biossido di titanio e/o ossido di zinco, due minerali che fungono da schermo solare, ossia riflettono, proprio come se fossero uno specchio, i raggi solari. La loro concentrazione nella crema solare determina una maggiore o minore protezione (e, di conseguenza, una maggiore o minore patina bianca sulla pelle): se un solare con SPF 5 ne contiene una bassa percentuale, un solare con SPF 50 ha un altissimo contenuto di filtri minerali. E' la maggiore percentuale di questi minerali che sta alla base dell'«effetto fantasma» che tanto ci spaventa; dunque, per le protezioni basse e medie il problema è contenuto; l'effetto bianco è invece più evidente con le protezioni alte e altissime.
I primi solari ecobio - parliamo di anni fa, ormai - erano difficili da stendere e lasciavano uno strato bianco decisamente visibile; oggi, per fortuna, le formule sono decisamente migliorate e possiamo con serenità proteggerci dal sole senza essere costrette ad apparire bianche come un fantasma. Personalmente, in questi anni ho provato tutte le protezioni solari possibili e immaginabili (quelle davvero ecobio, ovviamente!); ho una pelle chiarissima, che si scotta con i primi raggi di sole ed è soggetta ad eritema: posso confermarvi che esistono dei veri e propri pastoni bianchissimi, molto difficili da stendere e che mi facevano bianca come e più di un fantasma. In realtà sono disposta a scendere a compromessi con spalmabilità ed estetica pur di non scottarmi, e non mi sono mai fatta troppi problemi per la pelle bianca, né in spiaggia né in montagna; eppure, non posso negare di aver esclamato «Finalmente!» quando ho provato i nuovi solari Bjobj, particolarmente la protezione 50. Che è per bambini, ma - come tutti i solari ad altissima protezione - è ideale anche per i grandi con pelle molto bianca o soggetta ad eritema.
Questa mattina ho voluto fare una prova di spalmabilità con il solare SPF 50 di Bjobj, per dimostrare una volta per tutte come anche le protezioni davvero ecobio non abbiano nulla da invidiare ai solari con filtri chimici.
Prima di procedere, ricordo ancora una volta che le protezioni più alte sono quelle più problematiche: più pastose, più difficili da spalmare e con un visibile «effetto fantasma».
Come potete vedere dalle foto, ho applicato una giusta quantità di crema (foto 1), che ho poi steso e massaggiato (foto 2 e 3) sul dorso della mano; la consistenza della crema è estremamente ricca e fluida, si spalma velocemente e senza difficoltà (con grande gioia delle mamme dei bimbi più vivaci, per le quali applicare il solare è ogni volta una vera e propria lotta!).
L'effetto bianco è decisamente contenuto e tollerabile: nella foto numero 3 si vede soltanto un leggero velo bianco.
Un'unica limitazione: se avete la pelle grassa, è bene tenere conto che questa crema è molto ricca. Per il viso, dunque, e solo in caso di pelle grassa, meglio optare per qualcosa di più asciutto, come la crema Alga Maris SPF 30 oppure 50.