Dottor Zago e il mistero (risolto) delle doppie punte
Conosco virtualmente Fabrizio Zago da tanti anni, per la precisione da un lontano giorno del 2004, quando in quella che mi piace chiamare la mia vita precedente mi stavo occupando del lancio di alcuni cosmetici non biologici e stavo cercando di valorizzarne le proprietà. L'occhio è caduto sull'elenco degli ingredienti e su alcune sostanze dal nome strano: da Google al forum di Fabrizio su Promiseland.it il passo è stato molto breve... Inutile dire che la stima che nutro per Fabrizio è immensa: per lui, come persona e come professionista; per il suo lavoro di sensibilizzazione sui temi dell'ecologia; per il suo porsi, in ogni situazione, al pari del suo interlocutore, senza false modestie e con grande umiltà. Fabrizio è anche la persona grazie alla quale MondeVert e tutti gli altri negozi di cosmesi ecobiologica oggi esistono.
La BioVeganFest di Bassano del Grappa di settimana scorsa è stata l'occasione che aspettavo da anni: finalmente, la possibilità di sentire parlare dal vivo Fabrizio Zago e di conoscerlo di persona. All'interno della festa vegan - organizzata nella cornice della splendida villa Rezzonico-Borella dall'associazione Ecoterra e da Nrg30 (il gruppo di lavoro che ha dato vita a quella grande realtà che è oggi Promiseland.it) -, Fabrizio ha tenuto un'interessante conferenza sulla detergenza e sulla cosmetica verde, spiegando anche ai neofiti, con parole semplici e tanta disponibilità, cos'è un tensioattivo anionico, come ci si può difendere da uno sbiancante ottico e come tutti possiamo contribuire, nella vita di tutti i giorni, a limitare i danni dell'inquinamento con piccole azioni e scelte ecocostenibili. Scelte che, in fin dei conti, a noi non costano nulla, ma che sommate per milioni di persone possono fare la differenza (il famoso cambiamento che parte dal basso, una cosa in cui credo profondamente).
Insieme a me, ad ascoltare Fabrizio c'erano diverse persone, frequentatori di Promiseland.it ma anche semplici curiosi: e tutti, me compresa, con in viso un'espressione tra il sorpreso e lo sconvolto. Perché è facile parlare di ecologia e di prodotti biodegradabili, ma è diverso trovarsi di fronte ad una lampada di Wood (è una lampada che emette luce ultravioletta: Fabrizio l'ha portata a Bassano, insieme ad un flacone di detersivo tradizionale e alcune pezze di stoffa) e rendersi conto che uno sbiancante ottico può trovarsi dappertutto, anche nell'etichetta delle scarpe da tennis appena acquistate. O - peggio - nei calzini freschi di negozio, e sapere che ci vorranno almeno dieci lavaggi per toglierlo da lì. Con la consapevolezza che andrà a finire da qualche altra parte.
Si è poi passato a parlare di cosmetici, di petrolio, di profumi di sintesi e... di siliconi. I siliconi abilmente nascosti o sbandierati nelle pubblicità (un amore/odio che ha dell'incredibile), presenti in creme, fondotinta, ma anche nei prodotti per capelli; i siliconi, responsabili tra l'altro - e qui c'è quasi stato un abbassamento di luci nella sala e un "oooooo" di sorpresa a fare da sottofondo - della formazione delle doppie punte. "Si è scoperto - ha spiegato Fabrizio - che il responsabile delle doppie punte è il silicone, presente nelle composizioni Inci dei prodotti per capelli sotto diversi nomi. Questa sostanza avvolge il fusto del capello come una guaina; usando il phon dopo la sua applicazione, il fusto del capello si dilata per effetto del calore, ma - trovandosi completamente avvolto dalla pellicola del silicone - a un certo punto 'scoppia' e si divide, creando la temutissima doppia punta". Ecco perché tante donne (ma anche uomini) dalla folta chioma, una volta passati a shampoo ecobio o senza siliconi, notano che le doppie punte si riducono di numero fino a sparire e i capelli sono in generale più belli e lucidi.
Cosa fare, allora, per avere la certezza di usare prodotti ecologici e senza siliconi, buoni per i nostri capelli e per il pianeta? La risposta è semplice: fare attenzione ai propri acquisti, scegliendo i prodotti in base alla loro vera composizione (Inci) e non in base ai disegni delle piantine che compaiono in etichetta. Il contributo di MondeVert è proporvi prodotti per capelli totalmente senza siliconi, ma anche senza quaternari inquinanti, parabeni, petrolati, SLES, SLS, formaldeide... in sintesi, perfettamente ecocompatibili. E in linea con i preziosi insegnamenti di Fabrizio Zago.